Il Farmaco Derivato dalla Molecola di Trabectedina Sarebbe in Grado di Colpire le Cellule Immunitarie " Corrotte " che, Aziché Difendere l'Organismo , Aiutano le Stesse Cellule Cancerose .
Quattro centri di eccellenza nella ricerca anti cancro hanno lavorato insieme con successo allo stesso studio, sfruttando al meglio le loro specifiche competenze. Una scoperta tutta italiana che migliorerà le cure contro il cancro
Policlinico News : di Maria Grazia Panasci .
Aumenta il carattereDiminuisci il carattereNon sempre il sistema immunitario assolve la propria funzione di difesa dell’organismo. Alcune cellule, quando si sviluppa un tumore, possono addirittura “aiutare” il cancro, che si diffonde anche più velocemente: poliziotti “corrotti” che anziché proteggerci risultano dannosi.
La rivista scientifica «Cancer Cell» ha appena pubblicato una ricerca - tutta italiana - che ha capito il modo di eliminare queste cellule, e che apre nuove frontiere soprattutto per i tumori quali i sarcomi e il carcinoma dell’ovaio.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Istituto Clinico Humanitas, dell’Istituto Mario Negri, dell’Istituto Nazionale Tumori e dell’Università degli Studi di Milano, con il sostegno dell’Associazione italiana ricerca cancro (Airc).
Il farmaco che si oppone all’azione delle cellule “corrotte” si chiama Yondelis ( Trabectedina ), una molecola ricavata da un mollusco marino che vive nel Mar dei Caraibi, molecola approvata adesso come farmaco per uso clinico per sarcomi e tumori dell’ovaio.
Paola Allavena, responsabile del Laboratorio di Immunologia Cellulare dell’Humanitas e Maurizio D’Incalci, direttore del Dipartimento di Oncologia del Mario Negri, coordinatori della ricerca, ci spiegano il meccanismo d’azione della trabectedina: in pratica, il farmaco è in grado di uccidere le cellule tumorali e di bloccare la loro proliferazione interagendo con il DNA. Ma la molecola ha anche un altro meccanismo d’azione anti-cancro: colpisce non solo la parte malata ma anche il microambiente tumorale, cioè i tessuti circostanti. Uccide quindi quel gruppo di cellule immunitarie che popolano il tessuto tumorale e che, anziché difendere l’organismo, vengono corrotte dal tumore e aiutano le cellule cancerose, stimolandone la proliferazione e favorendone la disseminazione.