20 septiembre 2011
Cáncer de Ovario : Se confirma la eficacia del Yondelis .
La trabectidina è il principio attivo di un nuovo farmaco sperimentato per la cura del carcinoma ovarico recidivante, prodotto dalla PharmaMar spagnola, del quale sono stati presentati i risultati della sperimentazione durante il 17esimo meeting della Società Europea di Oncologia Ginecologica, la Esgo, che si è svolto a Milano dall'11 al 14 settembre. La trabectidina deriva da un organismo marino, l'ectenascidia turbinata. I risultati finali dello studio di fase III hanno dimostrato che il trattamento con una combinazione di Yondelis®, il cui principio attivo è la trabectedina, e doxorubicina liposomiale pegilato, migliora la sopravvivenza complessiva nel trattamento di pazienti con carcinoma ovarico recidivante. I risultati hanno evidenziato un aumento della sopravvivenza di circa sei mesi, oltre ad un sensibile miglioramento della qualità della vita. Secondo la dottoressa Nicoletta Colombo, dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano, i risultati dello studio suggeriscono che il trattamento di seconda linea con Trabectedina e Dlp è in grado di ripristinare la sensibilità di platino nelle pazienti. Le donne con carcinoma ovarico sensibili al platino sono difficili da trattare e questi risultati delineano un potenziale nuovo approccio terapeutico per queste pazienti e per i medici che le hanno in cura. "Siamo molto incoraggiati dai risultati degli studi che confermano il ruolo e i benefici della Trabectedina e del PLD, doxorubicina liposomiale pegilato, per il trattamento del cancro ovarico", ha dichiarato Luis Mora, Direttore Generale di PharmaMar. "Questo principio attivo che viene dal mare sta permettendo che le donne con carcinoma ovarico sensibili al platino possano di più e senza chemioterapia per un periodo di tempo più lungo, e siamo entusiasti di essere in grado di contribuire a soddisfare questa importante esigenza medica". Questo principio attivo ha ottenuto l'autorizzazione da parte dell' Agenzia europea del farmaco e da quella italiana, l'Aifa, perché si è dimostrata la sua efficacia nel trattamento del carcinoma ovarico. Il cancro ovarico è il secondo tumore ginecologico più comune nel mondo occidentale, che colpisce circa 18 donne su 100.000 nell'Unione europea. La maggioranza delle donne, circa il 75 per cento, riceve una diagnosi di cancro ovarico quando ormai è in stadio avanzato, e i tassi di sopravvivenza per queste donne sono molto bassi, vanno dal 20 al 30 per cento. Attualmente, la maggior parte delle pazienti con carcinoma ovarico in stadio avanzato sono trattate con platino sistemico in combinazione con la chemioterapia, tuttavia la maggior parte delle pazienti ha una recidiva entro 15-18 mesi.