10 Abril 2017
Un Equipo de Científicos Austríacos ha logrado modificar una molécula derivada de una proteína de la leche materna para que actúe como detector y atacante de células malignas en ciertos tipos de cáncer de difícil tratamiento.
La investigación se centra en la lactoferricina, un péptido (un tipo de molécula) presente en la leche materna y del que se conocían ya sus propiedades antimicrobianas, informó hoy en un comunicado la universidad de Graz, en el sur de Austria.
Lo que los científicos de esa institución han hecho es modificar esa molécula para que actúe como detector de ciertos tipos de cáncer que son difícil de tratar, como el melanoma y el glioblastoma, un tipo de tumor cerebral.
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10 abril 2017
El Papa advierte contra "intereses" Económicos en el ámbito de la Biotecnología .
EFE - Ciudad del Vaticano // 10/04/2017 .
El Papa Francisco advirtió hoy contra la existencia de "intereses" entre "ciertos grupos industriales y comerciales" en el ámbito de la biotecnología en un encuentro mantenido en el Vaticano.
El Pontífice recordó el "peligro" que, a su juicio, existe por "usar mal la potencia que las ciencias y las tecnologías de la vida ponen en nuestras manos".
"Cuando después los vínculos entre el poder tecnológico y el poder económico son más estrechos, entonces los intereses pueden condicionar estilos de vida y orientaciones sociales en la dirección del beneficio de ciertos grupos industriales y comerciales", dijo el papa.
El pontífice se dirigió en estos términos en una audiencia concedida a miembros del Comité Nacional italiano de Bioseguridad y Ciencias de la Vida.
Estos intereses a los que aludió el papa pueden actuar "en detrimento de las poblaciones y de las naciones más pobres.
La "reflexión" que hizo Jorge Bergoglio ante los miembros de ese comité terminó con esta frase: "permitidme recordar que las ciencias y las tecnologías están hechas para el hombre y el mundo, no el hombre y el mundo para las ciencias y las tecnologías".
El Papa Francisco advirtió hoy contra la existencia de "intereses" entre "ciertos grupos industriales y comerciales" en el ámbito de la biotecnología en un encuentro mantenido en el Vaticano.
El Pontífice recordó el "peligro" que, a su juicio, existe por "usar mal la potencia que las ciencias y las tecnologías de la vida ponen en nuestras manos".
"Cuando después los vínculos entre el poder tecnológico y el poder económico son más estrechos, entonces los intereses pueden condicionar estilos de vida y orientaciones sociales en la dirección del beneficio de ciertos grupos industriales y comerciales", dijo el papa.
El pontífice se dirigió en estos términos en una audiencia concedida a miembros del Comité Nacional italiano de Bioseguridad y Ciencias de la Vida.
Estos intereses a los que aludió el papa pueden actuar "en detrimento de las poblaciones y de las naciones más pobres.
La "reflexión" que hizo Jorge Bergoglio ante los miembros de ese comité terminó con esta frase: "permitidme recordar que las ciencias y las tecnologías están hechas para el hombre y el mundo, no el hombre y el mundo para las ciencias y las tecnologías".
Tumori rari. Sarcoma, Dalla Ricerca al Letto del Paziente .
BY LA REDAZIONE | 9 APRILE 2017 SALUTE .
Le difficoltà di riportare correttamente le evidenze della medicina e delle linee guida al letto del paziente, per una diagnosi e una cura migliore sono fondamentali per ogni patologia ma si è constatato che nel caso dei tumori rari ci sono numerose differenze di approccio tra gli specialisti.
Anche i medici più esperti, infatti, se da un lato sono spesso d’accordo dal punto di vista teorico, dall’altro si ritrovano a compiere scelte differenti con i malati, dovendo conciliare numerosi variabili. E’ anche per questa esigenza che è stato promosso a Madrid un simposio internazionale ‘Soft Tissue Sarcoma’, con 400 specialisti di diverse branche, provenienti da tutta Europa.
«E’ significativo che nei casi clinici si vedano risposte molto eterogenee. I migliori centri sui sarcomi hanno eterogeneità di trattamento su casi specifici ma quando si fanno le linee guida c’è altissimo livello di consenso – afferma il prof. Paolo Casali, Direttore struttura complessa Oncologia Medica 2 dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – evidentemente c’è qualcosa da capire meglio nel passaggio dalla decisione accademica al letto del paziente”.
Si tratta di un gruppo molto eterogeneo di tumori dei tessuti molli e quindi possono comparire in varie sedi dell’organismo, dagli arti, al torace, all’utero. Tra questi i Liposarcomi rappresentano il 25% dei casi al momento della diagnosi e si suddividono in 3 tipi, tra cui il ‘mixoide’.
La trabectedina, farmaco prodotto da PharmaMar, ha un tasso di controllo tumorale del 90% e in seconda linea è la molecola più ampiamente valutata, dimostrando fino ad oggi l’efficacia di trattamento più elevata. Dall’autorizzazione in Europa nel 2007, oltre 50mila pazienti in 80 Paesi hanno beneficiato di questa terapia in tutte le sue indicazioni. La terapia a base di trabectedina è approvata in più di 75 paesi nel mondo per il trattamento dei STM in fase avanzata, dopo il fallimento della terapia standard con antracicline e ifosfamide o come trattamento di prima linea nei pazienti non idonei a ricevere chemioterapie a base di doxorubicina.
I Sarcomi dei Tessuti Molli (STM) sono tumori che insorgono dai muscoli, tendini, sinovie, tessuto adiposo e tessuti connettivi in genere. Rappresentano l’1% delle neoplasie in età adulta. In Italia si contano circa 3mila diagnosi ogni anno. Sebbene i sarcomi dei tessuti molli siano relativamente rari, rimangono un’esigenza medica insoddisfatta per i pazienti, che spesso non rispondono al trattamento e pertanto hanno una prognosi infausta. Fondamentale è l’approccio multidisciplinare, che vede protagonisti con l’oncologo medico anche l’anatomopatologo in fase di diagnosi e il radioterapista al momento della cura.
“Nel caso dei sarcomi tutto è più complesso per eterogeneità della malattia – illustra Angelo Paolo Dei Tos, direttore del Dipartimento Interaziendale di Anatomia Patologica Ulss Marca Trevigiana – la diagnosi è su vetrino, si fa un campione e si osserva al microscopio usando anticorpi e analisi del genoma, la combinazione di tutto porta a una diagnosi il più accurata possibile. Quindi, la diagnostica è arricchita da aspetti biomolecolari, con combinazione di morfologia e genetica, di solito effettuata in centri esperti”.
La radioterapia è una disciplina clinica che studia l’utilizzo delle radiazioni per cura tumori. E’ importante nell’ambito dei sarcomi, perché si controlla la malattia sia localmente sia se ci sono metastasi.
Le difficoltà di riportare correttamente le evidenze della medicina e delle linee guida al letto del paziente, per una diagnosi e una cura migliore sono fondamentali per ogni patologia ma si è constatato che nel caso dei tumori rari ci sono numerose differenze di approccio tra gli specialisti.
Anche i medici più esperti, infatti, se da un lato sono spesso d’accordo dal punto di vista teorico, dall’altro si ritrovano a compiere scelte differenti con i malati, dovendo conciliare numerosi variabili. E’ anche per questa esigenza che è stato promosso a Madrid un simposio internazionale ‘Soft Tissue Sarcoma’, con 400 specialisti di diverse branche, provenienti da tutta Europa.
«E’ significativo che nei casi clinici si vedano risposte molto eterogenee. I migliori centri sui sarcomi hanno eterogeneità di trattamento su casi specifici ma quando si fanno le linee guida c’è altissimo livello di consenso – afferma il prof. Paolo Casali, Direttore struttura complessa Oncologia Medica 2 dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – evidentemente c’è qualcosa da capire meglio nel passaggio dalla decisione accademica al letto del paziente”.
Si tratta di un gruppo molto eterogeneo di tumori dei tessuti molli e quindi possono comparire in varie sedi dell’organismo, dagli arti, al torace, all’utero. Tra questi i Liposarcomi rappresentano il 25% dei casi al momento della diagnosi e si suddividono in 3 tipi, tra cui il ‘mixoide’.
La trabectedina, farmaco prodotto da PharmaMar, ha un tasso di controllo tumorale del 90% e in seconda linea è la molecola più ampiamente valutata, dimostrando fino ad oggi l’efficacia di trattamento più elevata. Dall’autorizzazione in Europa nel 2007, oltre 50mila pazienti in 80 Paesi hanno beneficiato di questa terapia in tutte le sue indicazioni. La terapia a base di trabectedina è approvata in più di 75 paesi nel mondo per il trattamento dei STM in fase avanzata, dopo il fallimento della terapia standard con antracicline e ifosfamide o come trattamento di prima linea nei pazienti non idonei a ricevere chemioterapie a base di doxorubicina.
I Sarcomi dei Tessuti Molli (STM) sono tumori che insorgono dai muscoli, tendini, sinovie, tessuto adiposo e tessuti connettivi in genere. Rappresentano l’1% delle neoplasie in età adulta. In Italia si contano circa 3mila diagnosi ogni anno. Sebbene i sarcomi dei tessuti molli siano relativamente rari, rimangono un’esigenza medica insoddisfatta per i pazienti, che spesso non rispondono al trattamento e pertanto hanno una prognosi infausta. Fondamentale è l’approccio multidisciplinare, che vede protagonisti con l’oncologo medico anche l’anatomopatologo in fase di diagnosi e il radioterapista al momento della cura.
“Nel caso dei sarcomi tutto è più complesso per eterogeneità della malattia – illustra Angelo Paolo Dei Tos, direttore del Dipartimento Interaziendale di Anatomia Patologica Ulss Marca Trevigiana – la diagnosi è su vetrino, si fa un campione e si osserva al microscopio usando anticorpi e analisi del genoma, la combinazione di tutto porta a una diagnosi il più accurata possibile. Quindi, la diagnostica è arricchita da aspetti biomolecolari, con combinazione di morfologia e genetica, di solito effettuata in centri esperti”.
La radioterapia è una disciplina clinica che studia l’utilizzo delle radiazioni per cura tumori. E’ importante nell’ambito dei sarcomi, perché si controlla la malattia sia localmente sia se ci sono metastasi.
PharmaMar , uno de los valores que pueden subir hasta un 80% en Bolsa con un Precio Objetivo de 5,17 euros .
*.- Fase III PM1183 Ovario : "De conseguir resultados positivos se podría esperar que lograra la aprobación de la autoridad americana (FDA) para comercializar el producto", comenta Christian Glennie, de la firma estadounidense Stifel, que es la más positiva con la compañía y valora sus títulos en 6,45 euros.
* El nuevo fármaco se estima que puede alcanzar los 1.000 millones en ventas.
* Cebrián ( Gaesco ) añade que la venta de su división química podría animar la cotización.
* Todas las firmas que cubren el valor aconsejan comprar acciones, según Bloomberg.
* Álvaro Aristegui ( Ahorro y Corporacion ) : Se espera que la autoridad europea del medicamento (EMA) apruebe la comercialización de Aplidina en la UE y que se conozcan los primeros resultados de un ensayo clínico de Fase III para la aplicación de fármaco para el cáncer de ovario.
Los valores que pueden subir hasta un 80% en Bolsa .
POR C.ROSIQUE // 09/04/2017 .
Pharma Mar, Telepizza, Gamesa, ArcelorMittal y Saeta pueden subir entre un 20% y un 80% en los próximos meses, según los expertos. Le siguen Cellnex, Acciona y Dia, con potenciales de más del 12%.
Las apuestas en pequeñas compañías suelen tener más riesgo por su menor liquidez
La Bolsa española se ha colocado a la cabeza en el ránking por revalorización en lo que va de año. El Ibex sube un 12,58% desde enero y ha superado los 10.500 puntos en la carrera alcista de 2017. Las compras han calado con fuerza en muchos valores. De hecho nueve se disparan más del 15%. Pese a la escalada los expertos creen que aún hay potencial de subida en algunas empresas. Gamesa, ArcelorMittal y Cellnex, Acciona son los valores del Ibex que aún tienen entre un 14% y un 24% de potencial alcista por recorrer. Pero donde realmente hay subidas de vértigo hasta las valoraciones objetivas de los expertos es en algunas compañías pequeñas. Entre el 30% y el 77%, aunque en esos casos, como suele ser habitual, el riesgo que se asume también es mayor. ¿Qué valor encaja mejor en su perfil? De mayor a menor potencial están:
PharmaMar :
El Negocio principal de la compañía es la Oncología, pero Pharma Mar también participa en otras empresas relacionadas con productos sanitarios y química .
Se ha revalorizado un 7,38% en lo que va de año, pero aún puede escalar un 77,7% hasta los 5,17 euros, que es la valoración media de los expertos.
Los motores que moverán su cotización son las posibles noticias positivas de su cartera de productos en desarrollo clínico.
"De cara a la segunda mitad del ejercicio esperamos que haya noticias positivas en relación a dos de sus productos:
Aplidina y PM1183 para el cáncer de ovario", explica Álvaro Arístegui, de Ahorro Corporación.
Se espera que la autoridad europea del medicamento (EMA) apruebe la comercialización de Aplidina en la UE y que se conozcan los primeros resultados de un ensayo clínico de Fase III para la aplicación de fármaco para el cáncer de ovario.
"De conseguir resultados positivos se podría esperar que lograra la aprobación de la autoridad americana (FDA) para comercializar el producto", comenta Christian Glennie, de la firma estadounidense Stifel, que es la más positiva con la compañía y valora sus títulos en 6,45 euros.
El acuerdo alcanzado con Japón y la posible extensión del fármaco a otros tipos de cáncer hacen a los expertos ser optimistas con el valor, comenta Xavier Cebrián, gestor de GVC Gaesco.
El nuevo fármaco ( PM1183 ) se estima que puede alcanzar los 1.000 millones en ventas.
Cebrián añade que la venta de su división química podría animar la cotización.
Todas las firmas que cubren el valor aconsejan comprar acciones, según Bloomberg. Es para invertir una parte pequeña de la cartera y a largo plazo.
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* El nuevo fármaco se estima que puede alcanzar los 1.000 millones en ventas.
* Cebrián ( Gaesco ) añade que la venta de su división química podría animar la cotización.
* Todas las firmas que cubren el valor aconsejan comprar acciones, según Bloomberg.
* Álvaro Aristegui ( Ahorro y Corporacion ) : Se espera que la autoridad europea del medicamento (EMA) apruebe la comercialización de Aplidina en la UE y que se conozcan los primeros resultados de un ensayo clínico de Fase III para la aplicación de fármaco para el cáncer de ovario.
Los valores que pueden subir hasta un 80% en Bolsa .
POR C.ROSIQUE // 09/04/2017 .
Pharma Mar, Telepizza, Gamesa, ArcelorMittal y Saeta pueden subir entre un 20% y un 80% en los próximos meses, según los expertos. Le siguen Cellnex, Acciona y Dia, con potenciales de más del 12%.
Las apuestas en pequeñas compañías suelen tener más riesgo por su menor liquidez
La Bolsa española se ha colocado a la cabeza en el ránking por revalorización en lo que va de año. El Ibex sube un 12,58% desde enero y ha superado los 10.500 puntos en la carrera alcista de 2017. Las compras han calado con fuerza en muchos valores. De hecho nueve se disparan más del 15%. Pese a la escalada los expertos creen que aún hay potencial de subida en algunas empresas. Gamesa, ArcelorMittal y Cellnex, Acciona son los valores del Ibex que aún tienen entre un 14% y un 24% de potencial alcista por recorrer. Pero donde realmente hay subidas de vértigo hasta las valoraciones objetivas de los expertos es en algunas compañías pequeñas. Entre el 30% y el 77%, aunque en esos casos, como suele ser habitual, el riesgo que se asume también es mayor. ¿Qué valor encaja mejor en su perfil? De mayor a menor potencial están:
PharmaMar :
El Negocio principal de la compañía es la Oncología, pero Pharma Mar también participa en otras empresas relacionadas con productos sanitarios y química .
Se ha revalorizado un 7,38% en lo que va de año, pero aún puede escalar un 77,7% hasta los 5,17 euros, que es la valoración media de los expertos.
Los motores que moverán su cotización son las posibles noticias positivas de su cartera de productos en desarrollo clínico.
"De cara a la segunda mitad del ejercicio esperamos que haya noticias positivas en relación a dos de sus productos:
Aplidina y PM1183 para el cáncer de ovario", explica Álvaro Arístegui, de Ahorro Corporación.
Se espera que la autoridad europea del medicamento (EMA) apruebe la comercialización de Aplidina en la UE y que se conozcan los primeros resultados de un ensayo clínico de Fase III para la aplicación de fármaco para el cáncer de ovario.
"De conseguir resultados positivos se podría esperar que lograra la aprobación de la autoridad americana (FDA) para comercializar el producto", comenta Christian Glennie, de la firma estadounidense Stifel, que es la más positiva con la compañía y valora sus títulos en 6,45 euros.
El acuerdo alcanzado con Japón y la posible extensión del fármaco a otros tipos de cáncer hacen a los expertos ser optimistas con el valor, comenta Xavier Cebrián, gestor de GVC Gaesco.
El nuevo fármaco ( PM1183 ) se estima que puede alcanzar los 1.000 millones en ventas.
Cebrián añade que la venta de su división química podría animar la cotización.
Todas las firmas que cubren el valor aconsejan comprar acciones, según Bloomberg. Es para invertir una parte pequeña de la cartera y a largo plazo.
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